“[…] L’ Arma dei Carabinieri, attenta all’evolversi delle criticità rappresentate dal nuovo tipo di azioni terroristiche, si è dimostrata molto reattiva adeguando dottrina, struttura e catena di comando delle proprie unità di pronto intervento. Sono pertanto state istituite nuove unità con compiti di primo intervento e di supporto, locate in tutto il Paese, capaci di fronteggiare e contenere attacchi anche qualora si manifestassero su più fronti di fuoco. Il dispositivo antiterrorismo dell’Arma dei Carabinieri vede infatti oggi il “G.I.S.” (Gruppo Intervento Speciale) supportato dal 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” e le nuove unità “S.O.S.” (Squadre Operative di Supporto) e “A.P.I.” (Aliquote di Primo Intervento) .
Il continuo addestramento è parte fondamentale delle attività delle S.O.S. così come ad esempio dimostrato dalla unità afferente al 3° Reggimento Carabinieri Lombardia, il quale Comando, estremamente attento alla qualità della formazione dei propri Operatori, cura i frequenti addestramenti al tiro, il costante allenamento fisico nonché addestramento marziale al combattimento anche di tipo corpo a corpo praticato in sede. Proprio in quest’ottica di costante attenzione alla preparazione degli operatori, nonché al fine di implementare il bagaglio tecnico di questa Unità è stata individuata nella KMA – Krav Maga Academy – la possibilità di un efficace ampliamento delle attività addestrative, finalizzato ad accrescere le competenze degli operatori nel particolare settore, con una disciplina come il Krav Maga che risulta di estrema utilità ed efficacia. Nel caso specifico, il training effettuato da KMA ai Carabinieri della S.O.S. all’interno del 3° Reggimento avviene direttamente con il fondatore Manuel Spadaccini ed il suo team, tramite un percorso di diversi mesi sviluppato nella modalità “police”, che risponde perfettamente alle esigenze particolari e specifiche degli operatori.
Gestione di ostili armati e pericolosi, difesa professionale, lavoro in team, coordinazione, sinergia, sono tutte abilità che richiedono costante training di gruppo, proprio per consentire agli Operatori S.O.S. di operare al massimo delle proprie capacità puntando al miglior intervento possibile, prevedendo, dove attuabile, anche la tutela dei soggetti ostili[…]
– Tratto da Combat Arms Magazine n°3, Agosto 2017 –
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